L’inflazione, con un prezzo medio di vendita in aumento dell’11% negli Stati Uniti solo a marzo, i problemi della catena di approvvigionamento e l’insicurezza economica, hanno avuto un impatto sul potere d’acquisto dei consumatori. Questo ha portato a un calo globale della spesa online, dopo diversi trimestri di crescita senza precedenti. La conferma arriva dai dati del Q1 Shopping Index di Salesforce: le vendite digitali globali calano per la prima volta nei nove anni di storia dell’indice.
I dati di Salesforce indicano che con la spesa globale su base annua scesa del 3%, il traffico in calo del 2% e i volumi degli ordini diminuiti addirittura del 12%, la fiducia dei consumatori e la spesa online probabilmente si stabilizzeranno nel resto dell’anno.

Un’economia globale stressata

In particolare, in Europa le vendite online (-13%) e il volume degli ordini (-17%) sono diminuiti in modo significativo, poiché le persone hanno dovuto affrontare un considerevole aumento dei costi del carburante e una guerra all’interno dei propri confini. Insomma, l’economia globale continua a risentire dello stress di una catena di approvvigionamento, mentre persistono i blocchi del lavoro e la chiusura dei porti di Shanghai.  Tra pressioni e ritardi prolungati nella catena di approvvigionamento, il conteggio dei prodotti a magazzino è diminuito del 3% nel primo trimestre del 2022 rispetto al primo trimestre del 2021. Le categorie di prodotti con le maggiori riduzioni di inventario includono giocattoli e apprendimento (-23%), ed elettrodomestici (-12%).

Italia: e-commerce -12%, traffico -2%

In Italia il commercio digitale è calato del 12% su base annua nel primo trimestre 2022. L’Italia ha registrato un calo complessivo del traffico del 2%, in linea con quello globale. In particolare, si segnala che il traffico generato da mobile è calato del 7% mentre il traffico generato da PC è cresciuto del 19% su base annua. A questi dati si associa anche una drastica riduzione degli ordini del -19%.
L’Italia resta tra i paesi con i tassi di conversione, ovvero il rapporto tra traffico online e ordini, più bassi al mondo (1%), battuta solo dall’America Latina (0,9%). Ma nel nostro paese il traffico generato dai social media si attesta al 9%, superando così la media globale, che si attesta all’8%

Pagamento flessibili, una rete di sicurezza per i consumatori

Opzioni di pagamento flessibili come Buy Now Pay Later (BNPL) offrono una rete di sicurezza per i consumatori in tempi incerti, riporta Adnkronos, dando loro la possibilità di effettuare gli acquisti necessari all’istante e di pagare gradualmente. Il 9% della spesa digitale globale del primo trimestre 2022 è stato effettuato utilizzando BNPL (+20% su base annua e + 9% dal quarto trimestre 2021). Germania, Belgio, Australia/Nuova Zelanda e Paesi Bassi hanno registrato i tassi più elevati di utilizzo di BNPL, mentre Francia, Italia, Spagna e Canada hanno registrato la maggiore crescita su base annua.