L’emergenza sanitaria ha ridefinito molti settori economici, compreso quello alimentare, cambiando i paradigmi e le scelte di milioni di persone. Una ricerca americana dell’International Food Information Council pubblicata su Forbes mostra come il 54% dei consumatori nel 2020 abbia deciso di adottare un’alimentazione più sana rispetto a dieci anni fa. E secondo l’indagine di Innova Marketing Insights, pubblicata su Food Industry Executive, nei prossimi anni aumenteranno i consumi legati ai cibi plant-based. Quanto all’anno appena iniziato, la testata americana Glipsecorp ha individuato i 10 trend principali legati al food per il 2021. Primo fra tutti, il ritorno dei “climatariani”, coloro che seguono una dieta indicata per combattere il cambiamento climatico.

Insetti e fitonutrienti per migliorare le funzioni immunitarie

I cibi del futuro però saranno a base di insetti, fonte di proteine più sostenibili. Minor impatto ambientale e alto valore nutrizionale sono le caratteristiche che hanno permesso lo “sdoganamento” degli insetti da parte della European Food Safety Authority. Da una ricerca di Dealroom, pubblicata su Bloomberg, è emerso che si tratterà di un business dagli oltre 4,1 miliardi di dollari entro il 2025. Tra le principali tendenze alimentari del 2021 figura anche quella dei fitonutrienti, composti vegetali ricchi di proteine e vitamine, ideali per migliorare le funzioni immunitarie. Tanto che secondo una ricerca di Businesswire entro il 2023 il loro consumo raggiungerà 24 miliardi di dollari.

Dai super fruit al foraging, rimettersi in forma dopo i lockdown

Quanto ai super cibi sono in arrivo i super-frutti dell’Amazzonia, come buriti e camu-camu, ricchi di vitamina A e C, e minerali come ferro e calcio, utili per rimettersi in forma dopo i lockdown. Aumenterà anche la richiesta di cibi ad alto contenuto di vitamina D, magnesio, probiotici: secondo un sondaggio di Innova Market Insights 3 consumatori su 5 sono alla ricerca di alimenti che possano aiutare la salute mentale e garantire una migliore qualità del sonno. Non è tutto, perché spopolerà anche la pratica del foraging, ovvero raccogliere piante e ingredienti nei boschi e lungo i fiumi, una pratica sempre più frequente anche nel post pandemia.

Packaging alternativo e cibo intelligente

Oltre al boom del biologico, e la crescita costante del food delivery, l’emergenza sanitaria ha aumentato anche la necessità di trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori, che presteranno molta più attenzione all’origine dei prodotti. Importante sarà anche utilizzare un packaging alternativo alla plastica, che secondo Market Allied Research aumenterà del 12,4% entro il 2022. Un ulteriore trend sarà la digitalizzazione della catena alimentare. Come? Grazie alla presenza di cibi interamente creati da intelligenze artificiali, almeno, secondo una ricerca riportata da Today.