Nonostante i rincari e un mercato caratterizzato da scarsa capacità reddituale e dipendenza da credito, il desiderio di acquisto dell’abitazione da parte delle famiglie continua a essere significativo
Secondo il 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma, molte famiglie intenzionate ad acquistare ammettono di non poter prescindere dal credito. L’atteggiamento delle banche, allo stesso tempo, si sta facendo più cauto e questo porterà a non soddisfare parte delle richieste.
“Sono oltre 3,3 milioni i nuclei familiari che si dicono intenzionati, potendo, ad acquistare un’abitazione – spiega Luca Dondi dall’Orologio, Amministratore Delegato Nomisma -. Colpisce il fatto che in un momento come questo, in cui si tende addirittura a erodere il risparmio, la casa rimanga nell’immaginario collettivo degli italiani un baluardo a cui aggrapparsi”.

Un’offerta residenziale non adeguata alle nuove esigenze

La domanda di casa è caratterizzata dalla ricerca di dotazioni accessorie divenute imprescindibili e dall’esigenza di raggiungere il centro urbano e i servizi in un tempo di 15 minuti da casa, a piedi o in bicicletta. 
“A questa necessità si contrappone una carenza di offerta sia per le case in vendita sia in locazione, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo”, precisa l’AD. In particolare, la domanda locativa deve fare i conti con la carenza di immobili di 50-90 mq e oltre i 120 mq, e con una disponibilità pressoché nulla di queste soluzioni abitative nei centri città.
Ma come sarà l’edilizia del futuro? “Estensiva, compenetrata col verde – commenta Carlo Alessandro Puri Negri, Presidente di Blue SGR -, gli uffici dovranno tenere conto di esigenze di flessibilità e di sicurezza, perché andremo sempre più incontro a una soluzione mista, che vede sia il lavoro da casa sia il lavoro in ufficio e dovranno prevedere spazi destinati al benessere e alla socialità degli occupanti”.

Compravendite e locazioni

Nell’ultimo semestre la domanda di locazione ha rappresentato il 42% della domanda presente sul mercato ed è leggermente cresciuta rispetto all’anno scorso. Nonostante questo lieve aumento, si è ancora molto lontani dal punto di equilibrio acquisto-locazione rilevato nel periodo pre-Covid. 
Come ha evidenziato la Responsabile dell’Osservatorio Immobiliare Elena Molignoni, sono principalmente due le motivazioni che spingono la domanda di affitto: “una percentuale esigua di famiglie sceglie questa opzione per ragioni familiari e lavorative, mentre la maggior parte si orienta sulla locazione perché si sente esclusa stabilmente o temporaneamente dal mercato della proprietà”.

La risalita dei prezzi tocca anche uffici e negozi

Al 30 giugno 2022 la variazione annuale dei prezzi delle abitazioni è risultata pari al +2,9% nella media dei 13 principali mercati nazionali, con un range di variazione che va dal +6,3% di Milano al -0,2% di Venezia Laguna. Un risultato coerente con l’intensità della domanda e l’incremento delle compravendite. La dinamica di rialzo dei prezzi ha interessato anche uffici e negozi, che dopo 13 anni di flessione, hanno registrato per la prima volta una variazione positiva dei prezzi, timida risalita dovuta alla riduzione del potere contrattuale della domanda.