Secondo i dati del IV° trimestre 2021 pubblicati da Unioncamere Lombardia la produzione industriale lombarda nel quarto trimestre 2021 cresce del +2,3% congiunturale e chiude l’anno in rialzo, sia rispetto al 2020 (+15,6%) sia al 2019 (+4,3%). Rimane comunque alta l’attenzione sui prezzi per i rincari di beni energetici, e persistono ancora difficoltà nelle catene di fornitura. Le aspettative delle aziende sull’andamento della domanda rimangono positive e in linea con i livelli massimi storici, pur in leggera flessione per il mercato interno, così come per le aspettative sulla produzione. Ancora in miglioramento le aspettative occupazionali per il prossimo trimestre.

Dinamiche settoriali

La maggior parte dei settori industriali chiudono il 2021 con un recupero dei livelli produttivi. A consuntivo la crescita media annua 2021/2019 vede le buone performance di Minerali non metalliferi (+7,8%), Gomma-plastica (+7,7%), Chimica (+7,3%), Meccanica (+6,6%) e Siderurgia (+6,1%). In crescita, sebbene meno accentuata, Alimentare (+3,8%), Mezzi di trasporto (+2,5%), Legno-mobilio (+2,5%) e Industrie Varie (+1,9%). La fase di ripresa si è avviata anche per i restanti settori, ma con minor intensità: il settore della Carta-stampa si ferma a -1,0%, mentre il comparto moda appare più in affanno, con Pelli-calzature a -4,9%, Tessile -8,6% e Abbigliamento -15,8%). Meno positivo il quadro dell’artigianato per i settori che segnalano un risultato a consuntivo ancora negativo rispetto al 2019: Alimentare, -3,4%, Carta-stampa, -4,4%, Tessile, -5,5%, manifatturiere Varie, -7,9%, abbigliamento, -11,6%, e Pelli-calzature, -26,7%.

Fatturato e ordinativi

Il fatturato dell’industria a prezzi correnti segna un ottimo risultato, legato anche agli incrementi di prezzo inflazionistici in atto, con una crescita media annua del +12,1% rispetto al 2019, mentre la dinamica congiunturale rimane caratterizzata da una crescita del +3,6%. Per le imprese artigiane il fatturato cresce solo dello 0,2% rispetto al 2019, ma la dinamica congiunturale è positiva (+3,2%). La crescita media annua sul 2019 degli ordinativi dell’industria è a due cifre sia per il mercato interno (+11,0%) sia estero (+14,7%), mentre la dinamica congiunturale presenta un’accelerazione degli ordini interni (+5,0%),e un rallentamento dell’incremento degli ordini dall’estero (+3,9%). La quota di fatturato estero sul totale rimane elevata per le imprese industriali (38,7%) ma resta poco rilevante ed è in calo per le imprese artigiane (7,5%).

Prezzi e occupazione
I prezzi delle materie prime presentano una dinamica congiunturale in forte rialzo, mentre l’incremento medio annuo si attesta al +29,3% per l’industria e del 37,8% per l’artigianato. I prezzi dei prodotti finiti seguono ancora a distanza l’incremento delle materie prime, registrando a fine anno un +5,4% congiunturale per l’industria e un +6,9% per l’artigianato. In questo caso gli incrementi medi annui sono più contenuti, e pari a +11,7% per l’industria e +14,3% per l’artigianato.
Quanto all’occupazione, per l’industria presenta un saldo positivo (+0,2%) e diminuisce il ricorso alla CIG.
Stesso saldo occupazionale positivo per l’artigianato (+0,2%), e in calo al 10,9% la quota di aziende che dichiara di aver utilizzato la cassa integrazione.