L’offerta museale italiana è estremamente interessante per i visitatori, che apprezzano il notevole valore artistico, storico e didattico delle collezioni. 
Oggi sempre più persone condividono le opinioni sulle proprie esperienze, e utilizzano le recensioni web come bussola nei processi decisionali. E le valutazioni online sull’esperienza di visita nei musei riflettono un giudizio complessivamente positivo.

L’esperienza museale, infatti, non solo arricchisce culturalmente e intellettualmente i visitatori, ma suscita anche emozioni, stupore e meraviglia, confermando il fascino intramontabile del patrimonio artistico italiano. A livello emotivo, sono le aree archeologiche a possedere la maggiore capacità di trasportare ed elevare gli individui.

Indicazioni strategiche per le attività di marketing 

Emerge da una ricerca di BVA Doxa, che ha raccolto e analizzato oltre 45.000 review testuali di 25 musei italiani, presenti su Google Maps e Tripadvisor, prodotte dagli utenti italiani e stranieri tra giugno 2022 e giugno 2023. Grazie all’approccio VoX – Voice of the eXperience gli analisti BVA Doxa utilizzano le potenzialità dell’Intelligenza artificiale e le competenze della ricerca per esaminare grandi quantità di feedback e recensioni.

Questo strumento consente di esplorare in profondità le esperienze dei visitatori e svelare il significato di ogni valutazione testuale lasciata in rete, fornendo così indicazioni strategiche e di scenario fondamentali per le attività di marketing e comunicazione di musei, palazzi storici e aree archeologiche.

Sovraffollamento e segnaletica i punti critici 

I dati emersi dalla ricerca confermano quindi la quasi unanime ammirazione per il patrimonio artistico italiano, con qualche riserva in presenza di aree inaccessibili (per le aree archeologiche), chiusure al pubblico (spesso lamentate nei musei d’arte), aree spoglie o in fase di manutenzione (per le Regge). Tuttavia, il vero punto critico emerso riguarda l’organizzazione interna, un aspetto trasversale a molti musei, a eccezione di quelli tematici, che ottengono maggiori valutazioni positive in questo ambito.

Gli utenti sono molto critici sulla gestione dei musei d’arte e delle aree archeologiche, evidenziando problemi come sovraffollamento e flussi mal gestiti, oltre a una segnaletica internapoco chiara che rischia di disorientare i visitatori.

QR code e app ancora poco utilizzati

Anche la digitalizzazione, potenziale facilitatore nella fruizione delle opere, risulta carente. I supporti digitali come i QR code o le app sono ancora scarsamente utilizzati, a eccezione dei musei tematici, che si distinguono per una maggiore interattività.

Gli aspetti positivi emergono dalle location, che confermano l’importanza e il prestigio del patrimonio artistico italiano, mentre i prezzi dei biglietti non rappresentano né una discriminante né un deterrente, seppur le politiche di sconti appaiono molto apprezzate.
Solo secondari nella valutazione complessiva i servizi aggiuntivi, come bar/ristoranti/bookshop, che restano comunque distintivi laddove gestiti e offerti in modo adeguato.