La coscienza ambientalista è un valore sempre più condiviso, in tutti gli ambiti, e anche le vacanze non fanno eccezione. Per scoprire quale sia veramente il rapporto tra italiani e sostenibilità arriva il sondaggio svolto dall’app Junker, che ha coinvolto 40mila persone in tutto il paese. Le risposte sono per certe versi sorprendenti e mettono in luce il fatto che i viaggiatori sarebbero ancora più “virtuosi” se fossero messi nelle condizioni di farlo.

Le donne più “attente” degli uomini

Tra le oltre 10mila persone che hanno completato il sondaggio, si scopre innanzitutto che il 59% è rappresentato da donne. Anche la ripartizione anagrafica è interessante: 4,3% fino ai 25 anni (per il tipo di domande il questionario era destinato a un target adulto, decisore e con capacità di spesa), 23% 26-45 anni, 53% da 46 a 65 anni e infine 19% over 65. Quest’ultimo dato è molto interessante perché, mentre dai giovanissimi ci si aspettano scelte più sostenibili anche in tema di viaggi, il target maturo era totalmente inesplorato.

Attenti anche in viaggio

Ritornando al campione, l’86,5% sostiene che il suo impegno per la sostenibilità prosegue anche in vacanza. Ci sono però risultati sorprendenti in relazione a questa importante affermazione iniziale. Se si va ad approfondire, ad esempio, il tema dell’alloggio, che è l’aspetto su cui si concentra maggiormente il sondaggio della piattaforma, il 63% dei rispondenti, circa 6700, è pronto a tenere in considerazione la sostenibilità dell’alloggio nella scelta per le proprie vacanze. Di questi, il 38,8% sarebbe disposto addirittura a pagare un 5-10% in più per alloggi realmente sostenibili. Poi però il 40,9% del target non sa rispondere alla domanda se effettivamente la struttura ricettiva presso cui ha alloggiato fosse o meno ecosostenibile. Ma cosa si aspettano da una struttura che si definisce ecosostenibile? In primis, bidoni per la differenziata (86,4%), poi l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile (65,9%) e regolatori di flusso per i rubinetti (45%). Meno considerati i prodotti sfusi/km zero offerti durante i pasti (32,3%) e i dispenser per shampoo, sapone, ecc. (29,5%).

La sostenibilità dovrebbe essere uno standard

Anche se quasi 4mila intervistati sostengono di scegliere l’alloggio soprattutto per la convenienza economica, conforta il fatto che l’88% del totale concorda che la sostenibilità di una struttura ricettiva debba essere uno standard generalmente valido e non l’eccezione e che un host attento a questo aspetto sia di buon esempio per i propri ospiti. E il 75,8% si è sentito almeno una volta a disagio quando non ha avuto a disposizione i bidoni per fare la raccolta differenziata nella struttura dove alloggiava, che davvero ci sembra il dato minimo della sostenibilità di un alloggio.