Quali sono le conoscenze dei bambini europei in merito alla sicurezza online? Risponde la ricerca di Kaspersky Troppo sicuri e troppo esposti: i bambini sono sicuri online? condotta da Censuswide su 6.382 bambini, di cui 1.013 in Italia, e 6.665 adulti (1.000 in Italia) in 8 Paesi europei.La ricerca ha chiesto agli intervistati quali fossero le loro conoscenze in materia di sicurezza online, se sapessero cosa fosse un tentativo di phishing, quante informazioni condividessero online e a chi si affidassero per identificare potenziali minacce. E dai risultati emerge che il 72% dei giovani intervistati non è in grado di identificare uno o più tentativi di phishing, e non sa distinguere un’email fasulla da una legittima. 

Eccessiva sicurezza e condivisione

Inoltre, il 39% dei bambini di 11-15 anni che dichiarano di essere informati sulla sicurezza online sono stati loro stessi vittime di phishing, evidenziando come i più piccoli sopravvalutino le proprie conoscenze in tema di sicurezza online esponendosi a rischi e pericoli. Nonostante molti giovani under 18 si ritengano ‘cyber aware’, la ricerca rivela poi che oltre la metà (55%) ammette ancora di inserire informazioni personali come il proprio nome e la data di nascita sui social media. E il 54% dichiara che sarebbe anche disposto a rivelare il nome del proprio animale domestico (spesso usato come password) e del programma televisivo preferito.

Più formazione per tutte le generazioni

Questa ingenuità si scontra con il presunto livello di conoscenza informatica da parte dei più giovani: giochi e quiz online sono spesso utilizzati dai criminali informatici come strumenti per raccogliere quante più informazioni possibili sugli utenti. Ma meno della metà (42%) degli adulti intervistati sta aiutando i propri figli o i più giovani a identificare le truffe di phishing. Infatti, il 40% degli adulti coinvolti nella ricerca, per loro stessa ammissione, non è affatto informato quando si tratta di sicurezza online, e quasi un quinto (19%) ammette di essere stato vittima di truffe di phishing, percentuale che aumenta in Italia, raggiungendo il 32%. Questo suggerisce la necessità di una maggiore formazione e informazione online per tutte le età, per aiutare ogni generazione a sentirsi al sicuro in rete.

“La conoscenza è potere, ma da sola non è sufficiente”

“La conoscenza è potere, ma da sola non è sufficiente quando si tratta di sicurezza online – dichiara David Emm, Principal Security Researcher Global Research and Analysis Team di Kaspersky -. I nostri risultati dimostrano che una preparazione parziale può essere molto pericolosa per i bambini. L’eccesso di sicurezza che abbiamo evidenziato nel report li espone a forti rischi di minacce online. Per questo motivo, la formazione sulla sicurezza online deve essere ampliata per comprendere anche i pericoli legati ai contenuti e al tipo di attacchi a cui siamo esposti ogni giorno online. L’educazione alla sicurezza informatica non può essere rivolta solo ai bambini, ma deve essere estesa anche alle generazioni più adulte”.